Monday, February 18, 2008

Mi manca il mio cane...

... e quindi ho deciso di adottarne uno... virtuale!



Sunday, February 17, 2008

Cibo italiano in America.

Oggi un evento nella nostra casa. Abbiamo cucinato il BOLLITO con la PEARA'. I veronesi si stanno già leccando i baffi, lo so. Per chi non sapesse cos'è la pearà consiglio il seguente video su "pearà e codeghin a Verona":



Il cibo italiano per gli americani è sinonimo di evento speciale. Ci sono un sacco di ristoranti italiani frequentati con assiduità dagli americani. Poi ci sono in realtà un sacco di catene tipo Papa Gino's o Pizza Hut, che simili ai fast food servono pizza, ma anche piatti di pasta. I nomi che vengono dati ai piatti sono spesso ridicoli, per noi italiani. Tipo la cosa più simpatica è che gli americani insistono a chiamare la "pizza al salamino piccante" PEPPERONI PIZZA, sulla quale non c'è l'ombra dei peperoni!
A scuola per il pranzo ci sono due cuoche che cucinano. Su 5 giorni la settimana, almeno 2 e a volte di più, c'è cibo che si può far risalire all'Italia. La pasta è la più gettonata, c'è poi la pizza e i panini che chiamano all'italiana perché hanno gli affettati con insalata e fette di pomodoro fresco. Non riesco ancora ad affrontare la pasta. Sempre troppo cotta, ma il problema sono i condimenti, soprattutto il sugo di pomodoro. Il gusto è dolciastro.
Comunque il cibo è l'argomento preferito con cui, in un primo approccio, studenti e colleghi si avvicinano a noi. La domanda più simpatica è stata quella di uno studente che mi ha chiesto tutto invidioso se è vero che gli italiani mangiano sempre pizza!

Ambiente e potere della singola azione.


Qualche giorno fa sono andata al MIT (Massachusetts Institute of Technology) ad una conferenza sul cambiamento climatico e l'energia sostenibile. La conferenza era tenuta da 4 insegnanti del MIT. Gli interventi, molto pragmatici e ricchi di dimostrazioni, risultati di ricerche svolte, mi hanno aperto gli occhi su un nuovo mondo.Sono sempre stata sensibile alla questione ambientale, non sono mai stata una grande attivista, anche se cerco di essere una buona cittadina, consapevole negli acquisti e promotrice del riciclo, del risparmio, del riutilizzo. L'anno scorso con il festival Rivolinternational 2007 e la promozione all'interno del festival dell'esposizione RiArte ho avuto modo di approfondire alcune tematiche legate ai temi ambientali, soprattutto per quanto riguarda il riciclo e il risparmio energetico.Credo che ciascuno di noi possa fare tanto a riguardo e credo che oggi sia diventato un obbligo morale fare delle scelte vicine al risparmio, al riciclo.Qui negli States che vivo io sono ogni giorno colpita dallo spreco, dalla almeno apparente non coscienza e non interesse delle persone rispetto la questione ambientale, il risparmio energetico, il riciclo. Eppure ci sono delle azioni nella direzione.

Un relatore alla conferenza ha riportato alcuni dati. Al MIT (quasi una città nella città tra edifici adibiti ad aule, a sale studio, a laboratori, e il campus, dove gli studenti vivono) le luci sono sempre accese, ovunque, giorno e notte. Per quale motivo? Forse per sicurezza, forse per negligenza. Ma se si spegnessero le luci non necessarie di una sola zona del MIT ci sarebbe un risparmio energetico pari al consumo di un anno di una famiglia che vive a Boston.

Quindi l'azione da mettere subito in atto è: spegnere la luce non necessaria!

E ancora. Il consumo energetico riguarda il 30% i trasporti, il 30% le industrie, ma la percentuale più alta riguarda il riscaldamento e il "rinfrescamento" delle case. Il relatore ha riportato dei progetti che stanno realizzando come MIT per il risparmio energetico. Uno di questi mi ha particolarmente colpito, per la sua semplicità e per certi versi banalità. E' stata progettata una casa con delle finestre particolari così che d'inverno possa prendere il più possibile la luce del sole e d'estate possa invece essere areata, senza dover usare per forza l'aria condizionata.

Quindi l'azione da mettere subito in atto è: aprire le finestre d'estate e regolare il termostato d'inverno!

Voglio segnalare anche un'iniziativa promossa da Moky, un'amica del blog in Arizona. Guarda qui.

Ogni volta che mi trovo a pensare e riflettere su tematiche di questo genere la cosa che più mi colpisce è il POTERE della singola azione, che può condizionare e portare al cambiamento. E' come il potere del voto. Il mio voto da sola vale poco, ma vale molto se messo vicino ad altri voti.

Nella foto: il logo della conferenza "Big Picture Panel on Sustainable Energy"

Wednesday, February 6, 2008

6 mesi e good night!

Sei mesi fa io e Cri siamo sbarcati sul suolo americano.
Siamo a metà della nostra esperienza.
Altri 6 mesi alla fine del progetto di lavoro. Poi in realtà un altro mese, il prossimo agosto, di viaggi in giro per gli States e forse Mexico.

Metà esperienza.

6 mesi completamente immersa nella realtà americana del New England e ora la prospettiva di altri 6 mesi.
Ho trascorso sei mesi ad osservare, ad ascoltare, ad interpretare, ad imparare, ad interrogarmi, ad interrogare, ...
Sento il bisogno di RAZIONALIZZARE, di cominciare a SCRIVERE della mia esperienza, soprattutto quella che faccio al lavoro.
Passo al lavoro 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì.
E' al lavoro che imparo a conoscere la cultura americana, perché è lì che vedo, che parlo e che incontro tanti americani. E' poi al lavoro che concentro tante energie, tante emozioni.

E' tempo di parlarne.
Di raccontare, di raccontarmi...
... ma intanto good night!!

Ps: entro 13 min sapremo se compreremo la macchina fotografica su eBay. Abbiamo fatto la nostra "puntata" e stiamo vincendo. Se ci va bene risparmiamo 35$ rispetto al negozio. Si tratta di una Olympus FE 280, 8 MP 3x. In Italia si comprerebbe a 189,55 € alla Fnac, qui 170,00 $ in negozio e se la scommessa è a nostro favore la compreremmo a 120,00$ più le spese di spedizione. Fate voi i conti del cambio €/$.

Monday, February 4, 2008

Super Tuesday.

Domani negli Stati Uniti sarà il Super Tuesday (il super martedì). I cittadini americani di 24 stati saranno chiamati a dare un voto ai canditati alle primarie in vista delle elezioni del presidente che si svolgeranno in novembre. Sarà un voto importante per i candidati perché potranno avere un'idea più chiara su chi potrà effettivamente correre alle presidenziali.
E' tra i candidati democratici la sfida più interessante e quella che occupa maggiormente le pagine dei giornali: mi riferisco naturalmente a Barack Obama e ad Hillary Clinton.
Se fossi cittadina americana chi voterei?
Barack Obama. Penso sia il vero cambiamento per gli americani.
Il colore della sua pelle e il suo cognome sono due grandi cambiamenti.
Ma a parte questi aspetti superficiali, ma molto importanti per i significati che portano, il vero cambiamento penso sia nell'atteggiamento che Obama dimostra nella campagna.
Semplicità, freschezza e determinazione. E' assente quell'arroganza che da molto tempo eravamo abituati a vedere provenire dai microfoni della Casa Bianca.
Obama può dare un'immagine degli americani al mondo diversa da quella che ha creato il suo predecessore in 10 anni. Un'immagine di un popolo formato da tanti popoli, ricchi di diversità, di sfumature, di storie diverse.
Vorrei proprio dare il mio voto a Barack Obama.

Guarda il video Yes we can che sta girando proprio in questi giorni per sostenere Obama.

E qui la domanda mi nasce spontanea.
Chi potrò votare io in Italia?
Siamo vicini alle elezioni anche da noi.
Ma chi possiamo votare? E con quale risultato se non cambia la legge elettorale?