Sunday, December 23, 2007

Steaks e un grazie a Giorgio e Bruna!


Grazie a Giorgio e a Bruna ieri sera siamo andati a cena fuori senza badare al prezzo delle portate, abbiamo fatto anche un mancia di 10$ alla cameriera! Cena al Texas RoadHouse a mangiare steaks (in foto), bistecche di manzo alte un centimetro e mezzo, cotte sulla griglia, servite con patatine fritte e verdura di vario tipo. Lo stile del locale era americano/texano: arredamento in legno, musica folk americana, tavoli e sedili stile Happy Days e i camerieri che per creare atmosfera ogni tanto facevano delle grida da caw boy. D'altronde nel freddo clima del New England la gente deve cercare un po' di calore sognando il Texas. Amici dei blog in Texas: come sono le steaks houses in Texas? E com'è la carne texana?

Nella foto: steak (tagliata di manzo) in cottura sulla griglia.

Saturday, December 22, 2007

Christmas Party ufficioso!


Ieri è stato l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Qui in Massachusetts le scuole chiudono dal 24 dicembre al 2 gennaio compresi. Franco, il teacher con cui lavoro più spesso, ha mandato una mail a tutti gli altri colleghi invitando a trovarsi dopo scuola, alle 4, presso un locale vicino, per farsi gli auguri di Natale e bere qualcosa insieme. Per questo gesto è stato subito richiamato dal supervisore: non si può usare la mail ufficiale del lavoro per cose che esulano dalle comunicazioni lavorative!!!
'Sta di fatto che alle 4 nel locale eravamo una 20ina di persone. Tutti colleghi. E' stato molto bello ritrovarsi a bere qualcosa insieme nell'informalità. Tutti erano rilassati e diversi da come li conosco a scuola, sempre invece molto controllati.
Il supervisore richiamando il gesto di Franco ha fatto secondo me un grosso errore. E' proprio nell'informalità che i colleghi possono diventare squadra ed essere tali anche al lavoro. La mail è uno strumento per comunicare, nessuno qui nella nostra scuola la usa per mandare mail personali al di fuori della scuola, perché sostanzialmente sa che è controllato. Franco ha mandato l'invito, che tra l'altro non era niente di così scandaloso, a tutti, compreso il supervisore.
Sto osservando delle rigidità a volte dettate non dal buon senso, ma solo dal fatto di ricoprire alcuni ruoli.
Comunque il Christmas Party ufficioso è avvenuto in tutta la sua spontaneità. Non è mancata naturalmente qualche malignità verso il supervisore che ha richiamato Franco. Ma anche a lui si è brindato. Gli ultimi hanno lasciato il locale verso le 8pm, io naturalmente sono stata tra quelli. E devo dire che per me è stato proprio un bel momento di condivisione.
Buon Natale a tutti!

Nella foto: una casa addobbata a Natale.

Thursday, December 20, 2007

Christmas party con Yankee Swap.

Ieri con i colleghi a scuola abbiamo festeggiato il Natale. Ci siamo radunati tutti in alcune stanze di una delle residenze degli studenti. Il Christmas Party era previsto attorno alle 2.30pm fino alle 4. Per le grandi occasioni il cibo che viene servito e'... udite, udite... italiano, almeno loro lo definiscono tale! Infatti c'era un tavolo imbandito con tutti piatti dal nome e dall'aspetto italiano: insalata, maccheroni and chees (maccheroni e formaggio, piatto forte anche per il Thanksgiving), lasagna, pizza, cannoli siciliani, ... In realta' tutti i piatti hanno un sapore americano: la pizza e' buona, ma e' molto piu' condita della nostra, la lasagna non e' male, ma ci mettono molta salsa di pomodoro, ecc. Non si trattava di una cena o di un pranzo, ma era un semplice incontro dove si chiacchierava, assaporando del cibo. Ad ognuno era stato chiesto di portare in regalo spendendo una cifra inferiore ai 10$, questo avrebbe permesso di partecipare allo Yankee Swap. Descrivo questa abitudine perche' potrebbe essere una bella idea da realizzare anche in casa. Ogni partecipante deve arrivare con un regalo, che, incartato, verra' posto in mezzo al tavolo. In una busta vengono inseriti tanti biglietti numerati quanti sono i partecipanti. Ciascuna persone deve pescare un biglietto numerato. Una volta che tutti i partecipanti hanno il proprio numero, a cominciare dal numero 1 tutti devono scegliere il regalo. Il numero 1 pesca il suo regalo e lo apre in modo che tutti lo possano vedere; il numero 2 pesca il suo regalo e puo' decidere di tenerlo e scartarlo oppure di scambiarlo (prima di sapere quello che c'e' dentro) con il numero 1; il numero 3 pesca il suo regalo e puo' decidere di tenerlo e scartarlo oppure di scambiarlo (prima di sapere quello che c'e' dentro) con i numeri 1 e 2, il numero 4 pesca il suo regalo e puo' decidere di tenerlo e scartarlo oppure di scambiarlo (prima di sapere quello che c'e' dentro) con i numeri 1, 2 e 3. E cosi' via finche' tutti hanno il proprio regalo scartato. Alla fine il numero 1 puo' scegliere tra tutti il regalo che piu' gli piace, cedendo il proprio. Indovinate chi aveva il numero 1? IO!!! Quindi ho ceduto una pallina da appendere all'albero (probabilmente reciclata!!) con un set di bagno schiuma, olio, crema per il corpo alla vaniglia!! E' stato carino come scambio di doni, anche se su una 40ina di colleghi solo una 15ina hanno partecipato. Alla fine i boss hanno messo in palio alcuni regali di valore che sono stati assegnati sorteggiando a caso i benificiari. I regali andavano da un serie di dvd di ultimi film usciti, a buoni acquisto di 50$ in qualche negozio, a una serie di costose candele profumate (comprate nel famoso negozio Yankee Candle), a delle giornate di ferie. Quest'ultimo e' stato il regalo piu' ambito e gradito!
Tutto il Christmas Party si e' svolto in un clima festoso e rilassato, anche se molte voci di corridoio (diffuse soprattutto i giorni prima del party) si sono lementate che in altre organizzazioni per Natale vengono organizzate ed offerte dalla ditta cene in ristoranti e party molto piu' eleganti e dispendiosi. Per me e' stato comunque divertente vedere questo party, d'altronde io sono anche stata fortunata con il mio numero 1!

Thursday, December 13, 2007

La prima vera neve!





Tutti ad aspettarla e lei puntualissima è arrivata: alle 12 in punto (mezzogiorno), come prevedevano, ha cominciato a nevicare. Ora sono le 16.18 e non ha ancora smesso e ci sono già 30 centimetri. I colleghi che dovono andare a casa sono un po' preoccupati perché per strada si va ai 20 km orari, quindi dovranno stare in strada il doppio del tempo.

Nelle foto: neve a casa nostra alle 16 la prima foto dall'alto, alle 20 la seconda, sempre dall'alto.

Wednesday, December 12, 2007

Volti, persone e blog.



Sarà l'inverno alle porte, sarà il buio dalle 5 del pomeriggio, sarà che finalmente ho un tavolo per appoggiare il computer, ma sto scoprendo una passione: il navigar nella lettura di blog. Come una specie di catena scopro un blog e ne scopro un altro ancora e non riesco fare a meno di "ficcare il naso" negli affari degli altri, di ammirare stili e di copiare idee.
Da quando ho preso seriamente quest'avventura del blog, che coincide con lo "sbarco" in terra americana, mi siedo spesso al mio tavolo al computer, leggo, scrivo, definisco meglio i contorni. E intanto in tutto questo lavoro scopro mondi di persone e idee, in particolare di altri italiani che vivono qui negli States.

ps: a proposito del Christmas Party: non si farà a casa nostra. Abbiamo parlato con molti colleghi invitati e molti erano d'accordo nel sostenere che fare il party a casa nostra suonava arrogante e scortese. Queste voci, aggiunte alle parole che abbiamo detto ai nostri "capi", hanno fatto sì che la dirigenza cambiasse idea. Evviva!

Nella foto: immagini di personaggi famosi visti attraverso un effetto ottico. Foto esposta al Museo del MIT di Cambridge, Boston.

Sunday, December 9, 2007

Non tutti gli americani sono arroganti!



Scusate per lo sfogo della scorso post, ma in quel preciso istante in cui ho scritto ero proprio arrabbiata. Vi racconto cosa mi/ci è successo. Lavoriamo in una scuola speciale privata. Abitiamo in una casa di proprietà della scuola, destinata a diventare residenza per gli studenti. La casa è nuova, ci siamo entrati noi per primi ad agosto. Quando ci è stata data la casa, ad agosto appunto, eravamo stati avvisati che avremmo dovuto trasferirci in un'altra casa quando la nostra sarebbe stata pronta per accogliere gli studenti (forniture al completo, moquette, messa a norma di alcuni servizi, ...). Il tempo previsto in linea di massima per il trasferimento era dicembre. I tempi sono maturati. La casa effettivamente è pronta per gli studenti e durante le vacanze di Natale ci sarà il trasloco. Prima di Natale la scuola è solita organizzare un Christmas Party per i lavoratori (circa un ottantina). Quest'anno sarà il 19 dicembre e dove? A casa nostra! La direzione ha pensato bene di organizzare il party a casa nostra, senza parlarne prima con noi!!
Siamo in 4 ad abitare la casa in questione: io e Cristiano (italiani) e due ragazze olandesi sempre dello stesso programma di scambio nostro.
Non è facile lavorare in una scuola speciale, non è facile ambientarsi in un paese straniero, è importante trovare un luogo che possa accoglierci e in cui possiamo sentirsi bene e a casa. Ora che altri, i dirigenti della scuola, decidano di fare entrare in questo luogo così personale tutti i nostri colleghi, senza prendere minimamente in considerazione che noi abitiamo quella casa da mostrare, in quella casa abbiamo le nostre foto appese, abbiamo i nostri vestiti e le nostre scarpe abbandonate nelle stanze, abbiamo quell'intimità che cerchiamo di costruirci anche qui, in America.
Ecco la rabbia da cosa viene!
Ed ecco l'arroganza dei nostri dirigenti americani!!
Come dice Cristiano nel commento al post precedente, stiamo conoscendo molti colleghi che non sono per niente arroganti, anzi loro stessi subiscono l'arroganza dei capi.
Nel precedente post mi sono lasciata trascinare dalla rabbia!

Prima foto dal basso: la casa dove attualmente viviamo (la macchina bianca è la nostra, la foto è stata fatta ad agosto).
Seconda foto dal basso: la casa dove andremo ad abitare da gennaio (la foto è stata fatta ieri).

Thursday, December 6, 2007

L'arroganza americana!

L'immagine che gli americani danno di sé al mondo è di essere degli arroganti, di credere di essere in grado di fare qualsiasi cosa, di essere convinti di avere il potere di fare scelte anche le più azzardate. Ebbene... dopo 4 mesi (proprio oggi tra l'altro!) in America del Nord, in una dimensione lavorativa americana (su 200 lavoratori siamo solo in 6 dall'Europa), mi sento di confermare questa immagine. Nel prossimo post vi spiego cosa mi è successo in particolare...

Sunday, December 2, 2007

Prima neve al MIT.



Una delle zone che continua più a piacermi di Boston e la zona di Harvard (in realtà non è Boston, ma Cambridge). Tanta gente per strada, tanti giovani, tanti negozietti particolari, edifici stile inglese, librerie grandissime, ... Oggi, domenica, siamo partiti verso Cambridge. L'intenzione era quella di valicare la porta del MIT. MIT sta per Massachussets Institut Tecnology, è una delle universtià più conosciute al mondo per le ricerche e le scoperte che vengono fatte in campo tecnologico e scientifico. Dal MIT escono parecchi premi Nobel. Sia al MIT, che alla Harvard University (l'altra grande università di Cambridge), accedono tantissimi studenti da tutta l'America e da tutto il mondo. Quindi in realtà Cambridge è una città universitaria, perché tutti questi studenti vivono o in appartamenti privati nelle vicinanze o, la maggior parte, nel campus universitario. Queste due istituzioni portano un fermento culturale non indifferente alla città. Ci sono sempre eventi di ogni sorta e tipo. Alle 7pm al MIT, nell'edificio 16, proiettavano il film dei Simpson a 3$ con entrata a tutti. Per noi l'occasione di entrare al MIT!
Siamo arrivati a Cambridge verso le 4 del pomeriggio, quindi abbiamo avuto il tempo di gronzolare per le vie. Non siamo resistiti molto però fuori: c'era freddo! Ci siamo riparati allo Starbucks Coffee, uno dei caffé più diffusi in America, soprattutto nelle città. All'interno si trovano persone che chiacchierano, che leggono, che studiano, che usano il computer (lo Starbucks è zona wifi). Tutti con una tazza di caffè davanti o tra le mani. Anch'io il mio Starbucks Coffee Mocha Chocolate, in pratica un caffè e latte e cioccolato con panna montata, e il mio giornale, il New York Times. Verso le 6 siamo usciti dal caffè e .... nevicava! Dei soffici fiocchi di neve, tra le luci gialle delle vie di Cambridge, gli edifici in mattoni, stile inglese e le luminarie del Natale. Emozionante!
Visto l'evento neve abbiamo deciso di percorrere la via verso il MIT a piedi invece di prendere la subway. Il MIT si presenta con una serie di edifici alcuni in stile super moderno, tutti a vetri o in alluminio (uno degli edifici che abbiamo visto questa sera era proprio in alluminio, con una forma tutta strana verso l'alto), altri in stile più vecchio. Nel bel mezzo della zona MIT c'è una fabbrica o quella che sembra una fabbrica, in realtà ci sono degli acceleratori ad alta energia, c'è un reattore nucleare e ci sono un sacco di laboratori per esperimenti di fisica applicata, di medicina, di scienze cognitive, di elettronica, ... Troviamo l'edificio 16, dove avrebbero proiettato il film dei Simpson. Entriamo, con un po' di emozione. Il film è proiettato in un'aula universitaria con sedie in legno in vecchio stile disposte ad anfiteatro rispetto una cattedra e la grande lavagna che si vede nei film, una lavagna a tutta parete, verde. Nella sala molti giovani, sembrano essere tutti studenti. Per 1 ora, la durata del film, seduti in quell'aula, abbiamo potuto sentirci come studenti o al massimo assistenti al MIT! Ah il film: i Simpson sono sempre i fantastici Simpson, poi dopo aver assaporato un po' d'America si capiscono meglio battute e riferimenti culturali.

Nella foto: edificio dell'architetto Frank Gehry. L'edificio ospita tra l'altro il Laboratorio di Intelligenza Artificiale.