Friday, April 4, 2008

Barack Obama a scuola.



Sono sempre più felice del mio inglese: mi sta aprendo finestre sul mondo!
Con molta tranquillità riesco ad affrontare mail in inglese, video, film. Non è che capisca tutto, ma ho un atteggiamento diverso da quello che avevo prima di fare questa esperienza. Prima solo perché un film, un video erano in inglese li escludevo a priori, ora almeno ci provo.

All'inizio del post ho messo un video che è stato girato in una Hight School (Scuola Superiore) del Bronx (New York City). Si tratta di una serie di ragazzi (tra i 16 e i 18/19 anni) che parlano della loro esperienza di avvvicinamento alla politica, grazie alla discesa in campo di Barack Obama verso le presidenziali. Si tratta di ragazzi afro-americani ed ispanici, che vivono in "un quartiere molto difficile"- dice l'insegnante. "Molti dei ragazzi che frequentano quella scuola hanno carriere scolastiche interrotte più volte, ... ." - continua il teacher.
L'insegnante chiede poi ai ragazzi di creare ciascuno il proprio speech usando lo slogan di Obama, che è "Yes, we can" (= Sì, noi possiamo, noi siamo in grado, ...). Mi sono emozionata sentire i ragazzi con quale forza, con quale speranza vogliono guardare al loro futuro!
Almeno due di loro sostengono che Obama a loro a dato la capacità di sognare anche in grande, di pensare che anche loro potrebbero diventare presidenti degli Stati Uniti d'America, anche se sono afro-americani o latini.

Il video mi è arrivato da Michelle Obama, la moglie di Barack! Non è che sia così in confidenza con lei in realtà. Mi sono iscritta ad una mailinglist dal sito di Obama e ogni 2/3 giorni mi arriva una mail a volte firmata da Barack stesso, altre da chi gestisce la sua campagna e altre ancora da sua moglie. La mail in questione ricordava ieri il 40isimo anniversario della morte di Dr. Martin Luther King Jr. Michelle dice che se Obama oggi sta correndo per le presidenziali è anche per quello che è stato Dr. King.
Quello che si legge sui giornali americani e che molti dicono è che Obama come presidente sarebbe il vero cambiamento, proprio per il colore della sua pelle. Ma allo stesso tempo non è così scontata la sua vittoria, per lo stesso motivo per cui sarebbe rivoluzionario.

Vivendo un pezzettino di America, come sto facendo, ci si accorge che ci sono ancora contrasti tra bianchi e neri, per non parlare degli ispanici poi. La situazione sociale americana è bene diversa da quella italiana, intendiamoci. C'è integrazione degli afro-americani proprio perché sono americani. Chi ha capacità viene comunque premiato al di là dell'etnia, basti pensare a persone in vista afro-americane come l'attuale segretario di stato americano Condoleezza Rice. Ma spesso nei discorsi c'è distinzione tra black people and white people, spesso nelle grosse città ci sono quartieri (è il caso del Bronx, uno dei più famosi), chiamati project dove la maggior parte della popolazione è black, a cui si è aggiunta ora la popolazione ispanica. C'è poi la musica dei black people, che è la musica hip hop. La sensazione è che ci sia un'integrazione a parole molto forte e condivisa, ma nei fatti però ci sia seperazione e diffidenza da entrambe le parti. Lo dicono anche i ragazzi nel video. Nel quotidiano la gente comune fa distinzioni, anche usando continuamente la parola black.

Ancora di più mi auguro veramente che Obama possa diventare presidente e voglio fare come una ragazza del video che dice: " When Barack Obam is becoming president, not if..!" (Quando Obama sarà presidente, no se Obama sarà presidente...!"

Il video è stato prodotto in una scuola superiore nel Bronx, a New York City.

3 comments:

  1. Eh si, sicuramente la società americana è molto più complessa di quello che si vede da fuori. Non solo hamburger e basket, insomma.
    Probabilmente ci vogliono un certo acume sociologico e tanto tempo per capire i meccanismi che muovono gli strati bassi della società e l'interazione con con le "fasce alte", quelle delle persone che sono nate nella famiglia giusta, hanno frequentato le scuole giuste, adesso lavorano nelle aziende giuste. E rappresentano l'immagine più rassicurante degli Stati Uniti (rassicurante sopratutto per gli stessi americani, che credono davvero che questo sia il paese delle opportunità..).
    Direi però che siamo soprattutto noi europei che cerchiamo di fare questo sforzo per capire la società americana e forse ci emozioniamo più di loro: diverse persone con cui ho parlato di elezioni, mi hanno detto che secondo loro non cambierà niente, perchè tanto i candidati sono l'immagine l'uno dell'altro ..

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  2. Concordo con chi ti dice, daniele, che i candidati sono l'immagine uno dell'altro, o meglio che si somigliano un sacco. E' infatti vero che il partito democratico e quello repubblicano americani non sono così diversi tra di loro, tanto che una persona può votare sia l'uno che l'altro senza avere tanti problemi di coscienza o coerenza, sono più una rarità quelli che si definiscono repubblicani o democratici per scelta. In Italia succede pure che persone votino da una parte oppure dall'altra, ma ci sono molte più persone (o almeno c'erano, le cose stanno cambiando molto anche da noi) che votano una vita a destra e altre una vita a sinistra, per ideologia, per filosofia di vita.
    Ma qualcosa di diverso sta succedendo con Obama e qui mi sento di contraddire chi ti dice che non cambierà nulla se vincesse lui o che non sia cambiato nulla con la sua corsa alle presidenziale. Obama è riuscito a creare un grande movimento e dei grandi entusiasmi di persone "normali", non inserite e non interessate della politica tutti i giorni. Soprattutto giovani. Tanto che ho letto che la Hillary sta mettendo in scena anche la figlia per far presa sulle nuove generazioni che altrimenti sosterrebbero solo Obama.

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  3. Si, su Obama sono d'accordo con te. Ho sentito alcuni suoi discorsi ed in effetti ha un carisma che ricorda i grandi leaders americani del passato .. penseranno lo stesso anche gli americani ?

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