Thursday, December 6, 2007

L'arroganza americana!

L'immagine che gli americani danno di sé al mondo è di essere degli arroganti, di credere di essere in grado di fare qualsiasi cosa, di essere convinti di avere il potere di fare scelte anche le più azzardate. Ebbene... dopo 4 mesi (proprio oggi tra l'altro!) in America del Nord, in una dimensione lavorativa americana (su 200 lavoratori siamo solo in 6 dall'Europa), mi sento di confermare questa immagine. Nel prossimo post vi spiego cosa mi è successo in particolare...

5 comments:

  1. caspita, mi dispiace! io vivo qui da un anno e non ho mai avuto questa sensazione. forse come dappertutto dipende anche un po' dagli incontri che si fanno non credi?
    ti auguro di incontrare persone migliori...

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  2. Hei Mari, capisco che sei molto arrabbiata, lo sono anch'io, per quello che ti sta e ci sta succedendo (come spiegherai prossimamente)ma penso non che si possa estendere a tutti gli americani, almeno per il fatto che ne conosciamo molto pochi. In oltre vorrei dire ai nostri amici che molti dei nostri colleghi americani non sono arroganti, ma collaborativi e amichevoli anche se non perfetti come noi. Il principale problema che stiamo incontrando è che i capi della scuola dove stiamo lavorando sono dei prepotenti (cosa non difficile da trovare in Italia, tra l'altro). Ma hanno trovato panne per i loro denti.

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  3. Marina,
    ho avuto l'occasione di apprendere la tua esperienza: e' da quindici anni che vivo negli stati uniti e comprendo al volo la tua esperienza:
    fra le tantissime che posso raccontare, in un anno i locali americani mi hanno fatto perdere cinque lavori nell'arco di un anno; come mai? Il
    filo comune di queste orrende esperienze era sempre lo stesso: discriminazione nei confronti di coloro che non si identificano con -loro-; il giudizio era semplicemente basato sull'apparenza (il viso, il profilo della persona, malgrado il Creatore non mi ha fatto brutto); in poche parole, l'americano in generale, dopo l'11 di settembre, si e' completamente chiuso attorno ad una barriera di fortissima diffidenza, incominciando a giudicare -meschinamente- in base ai tratti somatici e all'accento della persona, malgrado possendendo anche la cittadinanza americana per nascita e l'italiana per naturalizzazione, a parte il fatto di essere cresciuto in italia dall'infanzia fino ad eta' adulta; mi sonmo trovato in seguito in situazione -da paura-, ed ho subito molti atti di autentico odio (piu' di una persona americana (specialmente i cosi' detti -bianchi americani-, malgrado sia un italico-italiano al cento per cento sia da parte materna che da parte paterna, caucasico, fin dal tempo dei romani, con cognomi che risalgono al decimo secolo italiano, francamente non sopporto personalmente il razzismo ne' la discriminazione, essendo anche una persona pacifica e tollerante), dove anche certi farabutti del luogo passanti mi hanno anche inseguito per tentare di picchiarmi, chiamandomi -straniero-, tornatene al tuo paese, o - deigo italiano, mafioso, pasta, stupido italiano, medio-orientale, iracheno, come questi stessi ignoranti arroganti e farabutti senza storia giudicano nel modo piu' basso e villano possibile, non potranno che solo rimanere nel loro guscio di ignoranza gretta e scialba, per non dirne tante altre....
    ed io che ero tornato negli stati uniti per lavorare onestamente ed ho anche voluto aiutare molti qui senza interesse, certe volte anche senza essere pagato, pur di tentare di dimostrarela mia buona fede in quanto insegnante istruttore, ed intanto in ritorno ho ricevuto insulti, critiche completamente ingiustificate, lavaggi di cervello a non finire, al punto tale da non avere amici, isolato, senza lavoro, senza copertura sanitaria, con il terribile desiderio rimasto di tornare nella mia italia, malgrado tutti i problemi che ci sono nella nostra terra ... etc. etc. etc., e questo che ho descritto e' solo la superfice di quello che mi hanno fatto passare molti cosi' detti americani; se uno non ha appoggi prestabiliti in america, come in qualsiasi altro paese, se uno non viene in america con accordi a priori, e' meglio evitare di venire ad abitare qua; ed a pensare che ho la cittadinanza per nascita USA come anche i miei genitori: si', Marina, hai ragione e ti comprendo al volo

    un Italiano - Italiano in USA,

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  4. Ormai gli americani hanno fintio di spadroneggiare, la crisi e la loro econimia finta li ha già stesi, ormai gli è rimasta solo l'arroganza e la prepotenza, da sempre sintomo di insicurezza, infondo gli usa sopratutto di noi europei, ma anche dei vietnamiti per fare un esempio, hanno sempre avuto un complesso di inferiorità culturale dovuto alla loro non storia, nascosta questa da arroganza e sciovinismo

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  5. non ci rendiamo conto come e' possibile che,
    una nazione fondata sul cristianesimo possa
    giungere a tanto : qualche tempo fa avevo sentito
    un locale americano che andava in chiesa poi
    inveire contro un "nuovo americano" -go back to youer country- ! Contraddizione potente davvero !!! Come e' possibile mischiare le volgari politiche con la Religione Del CREATORE rimane uno dei temi piu' profondi
    e vero dilemma della umanita'; negli stati uniti la religione spesso e' tema di -business-, cosi' sono anche nate tante pesudo- religioni negli U.S.A. che hanno poi portato molti denari a circolare ..... nel nome del deo .... denaro; e' il concetto di liberta' che poi porta molte persone verso strade e lidi del ..... mondo ..... e lontani
    poi Dal CREATORE; poi si innescano casi di prepotenza, arroganza, insolenza, odii, divisioni e cosi' nuove generazioni che poi saranno i nuovi -fronti- di ribellione, apostasia che poi innescano sempre piu' divisioni ed odii, scontri, fino al fondo del peggio; ad ogni modo, e' anche l'immaturita' e la superficialita' che vanno a braccetto con la ribellione, e l'ignoranza, ed altro di negativo, che caratterizza spesso una societa'
    malata, con inneschi di vizi, violenza poi sempre piu' difficili da risolvere; e' come se si lasciasse dei giovani (i quali hanno grande necessita' della guida dei piu' maturi e saggi, delle passate generazioni che hanno senno ma che poi questi giovani sono sbandati, lasciati al loro -destino- per poi formare il nuovo tessuto sociale) sperimentare tutto quello che vogliono nel nome della "opportunita'" e "liberta'" eccessivi, l'eccesso che e' purtroppo e spesso tipico degli Stati Uniti; peccato perche' e' una Nazione che ha anche allo stesso tempo delle grandi qualita' per altri versi;

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